ARS CAPTIVA 2024 – TO TAKE CARE OF
Mostra di opere di giovani artisti
dell’Accademia Albertina di Belle Arti,
dei Licei Artistici e Istituti di Grafica e
Comunicazione visiva di Torino e provincia
Ex Scalo Valdocco
via Caserta angolo via Ceva – Torino
La mostra sarà aperta
dal 22 novembre all’1 dicembre 2024
con orario 10.00 – 13.00 e 16.00 – 19.00
Ingresso libero
Inaugurazione
giovedì 21 novembre ore 17.00 – 20.00
A partire da venerdì 22 novembre (inaugurazione giovedì 21 dalle ore 17.00 alle 20.00) negli inediti e suggestivi spazi dell’ex Scalo Valdocco (lungo la Spina 3 di Torino, non lontano da piazza Statuto) va in scena l’undicesima edizione biennale di Ars Captiva, con un’esposizione di opere di arti visive (pittura, scultura, scenografia, fotografia, video, street art…) e di progetti di architettura e di design sul tema comune del “prendersi cura di”.
La mostra To take care of of propone gli esiti più interessanti delle esperienze condotte negli ultimi tempi nelle 10 scuole che fanno parte dell’Associazione CREO Ars Captiva, un’associazione costituita nel 2007 per favorire, tra le scuole d’indirizzo artistico di Torino e Piemonte, la condivisione e la divulgazione di progetti comuni sui temi della cittadinanza e della democrazia. Sollecitando nei giovani riflessioni, idee, suggerimenti per prendersi cura delle molteplici criticità del nostro vivere quotidiano – e focalizzandosi poi su alcune di esse, la mostra mira a suscitare interesse su soluzioni scaturite dalla creatività giovanile, capaci di favorire processi di analisi e di cura attraverso l’espressione artistica e la progettazione.
Per sviluppare il tema proposto, gli studenti stessi hanno evidenziato particolari situazioni emergenziali, che si possono riassumere nei seguenti focus: “Prendersi cura di sé”; “ La cura della socialità”; “Curare la vita in città”; “La scuola che cura”; “La cura del patrimonio artistico”. L’idea interessante è di renderli protagonisti, compartecipi e proponenti soluzioni per la vita della città.
Poter condividere e divulgare le idee che emergono dai giovani artisti su temi così attuali e rilevanti, è di grandissima importanza. I visitatori della mostra troveranno non solo spunti di riflessione su tematiche sociali di grande attualità (quali il disagio giovanile, la violenza sulle donne, l’ambiente…) ma anche proposte mirate al recupero e alla valorizzazione di spazi e strutture urbane, volte a promuoverne la conoscenza e migliorarne la fruizione da parte dei cittadini.
Il percorso di costruzione dell’evento ha utilizzato la collaborazione di esperti e operatori culturali vicini alla formazione etica e artistica, i quali, attraverso incontri mirati, hanno ampliato il campo di conoscenze e offerto nuovi stimoli alla sua progettazione, con particolare attenzione alla gestione dei rapporti con la disabilità.
La presenza in mostra di giovani mediatori, preparati a relazionarsi con un pubblico di ogni età, consentirà una fruizione agevolata dei molti spunti offerti favorendo in particolare la lettura delle opere a giovani e giovanissimi. Con il progetto To take care of Ars Captiva conclude un percorso triennale, costruito in tre tappe sul tema dell’emergenza, pensato per coinvolgere i giovani in modo consapevole, partecipe e propositivo su tematiche sociali che li riguardano – e ci riguardano – da vicino.
La riflessione sul disagio, che spesso si trasforma in emergenza, è stata declinata in prospettiva sociale nel 2022 nella mostra Con-temporaneo e riproposta in chiave introspettiva in My dream, my rebus nell’anno 2023.
In To take care of – tema per l’anno in corso – c’è l’invito ai giovani a occuparsi maggiormente degli “altri” senza perdere di vista sé stessi, cercando di superare anche quella disabilità relazionale che è spesso causa del ‘proprio’ disagio.
L’obiettivo comune alle tre esperienze si è proposto di implementare le opportunità di relazione tra il mondo educativo e i diversi ambiti della comunità, favorendo l’ascolto e il confronto, diffondendo e accrescendo la sensibilità culturale collettiva verso le situazioni di difficoltà.
Con questa edizione Ars Captiva aggiunge un tassello importante alla sua storia. Perfezionando la sua vocazione al coinvolgimento creativo dei giovani in formazione, nell’utilizzo ampliato e mixato dei linguaggi della creatività non solo dà spazio alle loro legittime istanze personali ma chiede anche di suggerire risposte progettuali alle emergenze più sentite.
In 17 anni di attività l’Associazione CREO Ars Captiva ha realizzato 17 edizioni di cui 11 biennali, coinvolgendo più di 2.000 studenti in mostre a tema, workshop, seminari, performance.
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