Il DPCM 22 settembre 2014 (ARTT. 9/10) specifica come calcolare l’indicatore di tempestività dei pagamenti definito in termini di ritardo medio di pagamento ponderato in base all’importo delle fatture, per cui il calcolo dello stesso va eseguito inserendo:
- al NUMERATORE: la somma dell’importo di ciascuna fattura pagata nel periodo di riferimento moltiplicato per i giorni effettivi intercorrenti tra la data di scadenza della fattura stessa e la data di pagamento ai fornitori (mettere un valore negativo nel caso in cui il pagamento avvenga in anticipo sulla data di scadenza della fattura);
- al DENOMINATORE: la somma degli importi di tutte le fatture pagate nel periodo di riferimento. Il risultato di tale operazione indicherà il ritardo medio dei pagamenti rispetto alla scadenza delle relative fatture (espresso in giorni). L’indice sarà un numero negativo in caso di pagamenti avvenuti mediamente in anticipo rispetto alla data di scadenza delle fatture e positivo in caso contrario; Ovviamente, essendo una media ponderata, nella determinazione dell’indicatore di tempestività dei pagamenti avranno maggior peso le fatture di importo più elevato.
L’indicatore deve essere calcolato su base trimestrale e su base annuale, a decorrere dall’anno 2015, e dovrà essere pubblicato sul sito internet istituzionale.
L’indicatore trimestrale dovrà essere pubblicato entro il trentesimo giorno dalla conclusione di ogni trimestre e quello annuale entro il 31 gennaio dell’anno successivo.
Anno 2022
Periodo | Visualizza |
I trimestre | |
II trimestre | |
III trimestre | |
IV trimestre | |
Annuale 2022 | |
Stock del Debito |